Catechesi del 15/10/2012

Croce Ado

 

Il cieco sedeva sulla strada a mendicare

 

Mentre Gesù partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare avvolto nel suo mantello

 

Il cieco non vede, vive nel buio.

Non cammina, non ha una meta.

È seduto sulla strada a mendicare.

È chiuso in sé, avvolto nella solitudine del suo mantello

 

Ciò che ci rende ciechi e impedisce di camminare,  è la solitudine

La persona umana è relazione.

Se le nostre relazioni sono bloccate, false o distorte, noi siamo bloccati, falsi, distorti.

Noi siamo le relazioni che abbiamo: se abbiamo relazioni positive, noi cresciamo, se, invece, abbiamo relazioni negative, ingannevoli, deperiamo come persone.

Alcune relazioni false e distorte arrivano anche  all’omicidio, alla guerra, …..alla distruzione

 

Essere relazione autentica significa essere simili a Dio.

Essere relazione falsa, sbagliata, pigra, non funzionante  è peccato.

Il peccato è tanto più grave quanto più è distruttivo di una relazione, quanto più la blocca.

Il male è la non comunicazione, è il tagliare le comunicazioni, è la solitudine, l’inferno.

Si fa esperienza di questo quando, per esempio si afferma: in questa casa è l’inferno!

In quel luogo che dovrebbe essere di incontro, ci si scontra, non ci si parla, è un inferno.

Il paradiso è l’accoglienza, il perdono, la comprensione

Guardiamo la nostra esperienza

Proviamo a confrontarci. Facciamoci qualche domanda:

1) Come sono le mie relazioni in famiglia, a scuola, con  i miei amici?

2) come giudico le relazioni che vivo?

3) che cosa mi piace di più delle relazioni che vivo?

4) che cosa, invece,  mi piace di meno?

5) che cosa mi piacerebbe ci fosse?

6) quanto durano le mie relazioni?

7) di che cosa parlo con i miei amici?

8) che cosa faccio con loro?

9) che cosa è secondo me un’amicizia?

10) che ruolo ha il gruppo di amici nella tua esistenza?

11) che ruolo tu senti di avere nel gruppo dei tuoi amici?

12) come giudichi le relazioni che vivi nel gruppo adolescenti dell’oratorio? Che cosa hanno di positivo? C’è qualcosa da correggere? Hai qualche proposta da fare?

 

Quando finisce la notte?

Un vecchio rabbino domandò una volta ai suoi allievi da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso in cui finiva la notte e cominciava il giorno.
"Forse da quando si può distinguere con facilità un cane da una pecora?". "No", disse il rabbino.
"Quando si distingue un albero di datteri da un albero di fichi?". "No", ripeté il rabbino.
"Ma quand'è, allora?", domandarono gli allievi.
Il rabbino rispose: "E' quando guardando il volto di una persona qualunque, tu riconosci un fratello o una sorella. Fino a quel punto è ancora notte nel tuo cuore".

"Abbiamo imparato a volare come gli uccelli,
a nuotare come i pesci,
ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli"
(Martin Luther King).

don Enrico

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